L'Archivio di Stato di Siracusa è un Ufficio periferico del Ministero della Cultura, alle dipendenze della Direzione Generale Archivi, che svolge la funzione istituzionale di conservazione, tutela, valorizzazione, promozione culturale del patrimonio documentario prodotto dagli Organi dello Stato ed anche quello di interesse storico, provenienti da enti e da privati, attraverso il deposito, l'acquisto, la donazione.
Ai sensi della normativa attualmente in vigore (decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio, art. 41) gli Archivi di Stato esercitano la funzione di vigilanza sugli archivi prodotti e conservati presso gli uffici statali. Tale vigilanza è esercitata attraverso le Commissioni di sorveglianza e scarto, previste per ogni ufficio dell'amministrazione statale in sede periferica. Esse sono composte da membri nominati dall'ufficio interessato, da un rappresentate dell'Archivio di Stato competente e da uno del Ministero dell'Interno.
Con decreto 11 ottobre 1817 e a partire dal 1° gennaio 1818, le tre grandi valli di Mazara, di Noto e di Demone vennero ripartite in sette valli minori e ventitré distretti, divisi a loro volta in comuni.
Siracusa era capoluogo di valle e comprendeva i distretti di Siracusa, Modica e Noto.
A seguito dei tumulti del 18 luglio - 6 agosto 1837, il governo borbonico declassò Siracusa da capoluogo di valle a capoluogo di circondario (decreto del 23 agosto 1837).
Capoluogo di valle divenne la città di Noto, mentre, con successivo Decreto del 5 ottobre 1838, Siracusa divenne capoluogo di distretto. Degli uffici provinciali conservarono la loro sede in Siracusa solo quelli giudiziari.
In esecuzione della Legge organica sugli archivi del Regno del 1° agosto 1843 furono disciplinati gli Archivi provinciali per cui le carte confluirono di massima nell’Archivio provinciale di Noto, a parte quelle prodotte dall'amministrazione giudiziaria per cui a Siracusa fu istituito un Archivio suppletorio, diretto da un vice-archivario.
Nel 1865 Siracusa ritornò a essere capoluogo di provincia e, con successiva deliberazione del 28 ottobre 1869, il Consiglio provinciale soppresse l'Archivio di Noto disponendo il trasferimento dei fondi a Siracusa. Il preesistente archivio suppletorio aveva intanto trovato sede nel convento dei padri Teatini, edificio divenuto demaniale dopo la soppressione delle Congregazioni religiose (1866), affittato alla Provincia a tal uopo. Tuttavia, nel 1868 un incendio distrusse l’annessa chiesa di Sant’Andrea e il Comune decise di demolire l’intero complesso per realizzare una nuova grande piazza, l’attuale piazza Archimede, completata nel 1879. Le carte trasferite da Noto e quelle conservate nella sede suppletoria trovarono dunque posto al piano terra del palazzo della Prefettura, nell’ex Convento di Santa Maria delle Monache o della Concezione, tra le vie Roma e della Maestranza.
Nel 1927 fu istituita la provincia di Ragusa, ma solo con l’istituzione della Sezione di A.S. di Ragusa, nel 1955, i fondi archivistici attinenti al territorio ragusano furono trasferiti in quell’Archivio.
L’Archivio provinciale di Siracusa divenne Archivio provinciale di Stato in virtù del R.D. 22 settembre 1932, n.1391; assunse la denominazione di Sezione di Archivio di Stato con la L. 22 dicembre 1939, n. 2006; conseguì infine l’attuale denominazione in virtù del D.P.R. 30 settembre 1963, n. 1409.
Nel 1968 l’Archivio venne trasferito dalla Prefettura a una nuova sede in via Francesco Crispi 66, dove rimase fino al 1993, quando a seguito del terremoto di S. Lucia (13 dicembre 1990), che provocò danni alla struttura, fu trasferito nella sede di via Tucidide 24.
Dal 2014 l'Archivio di Stato ha sede in Via G. Panico 3 (già via Turchia 4/s), nella zona alta della città dove si trovano gran parte degli uffici amministrativi e giudiziari dello Stato. L'Istituto occupa quattro piani di un prestigioso fabbricato di nuova costruzione, per una superficie complessiva di 3.900 mq. Due piani sono adibiti a depositi archivistici, opportunamente compartimentati e dotati di scaffalatura compattata; gli altri due ospitano gli uffici, la sala di studio, la biblioteca e la sala per la didattica. L'Archivio, inoltre, è dotato di un'ampia attrezzata sala polifunzionale utilizzata per mostre, conferenze e stages.