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Archivio di Stato di Siracusa

Patrimonio

L'Archivio di stato di Siracusa venne istituito come Archivio provinciale nel 1846 in esecuzione della legge organica sugli archivi del 1° agosto 1843 che istituiva in ciascuna provincia del Regno delle due Sicilie un Istituto posto alle dipendenze del Segretario dell'Intendenza, in cui dovevano conservarsi le carte appartenenti alle antiche giurisdizioni ed amministrazioni delle province, compresi gli atti delle Amministrazioni comunali. Ebbe sede originaria a Noto, nell'ex Casa dei Crociferi poiché il Governo Borbonico, con decreto del 23 agosto 1837, aveva declassato Siracusa a capoluogo di circondario in seguito ai tumulti avvenuti tra il 18 luglio e il 6 agosto 1837, elevando Noto a Capoluogo di Valle. Le carte confluirono nell'Archivio provinciale di Noto tranne quelle degli organi giudiziari che conservarono la loro sede in Siracusa, dove rimase un Archivio suppletorio diretto da un vice archivario che ebbe sede nell'ex Convento dei Padri Teatini. Nel 1865 Siracusa tornò ad essere capoluogo di provincia e, con successiva deliberazione del 28 ottobre 1869, il Consiglio provinciale soppresse l'Archivio provinciale di Noto disponendo il trasferimento dei fondi a Siracusa, nei locali sottostanti la Prefettura.



Ultimo aggiornamento: 13/06/2024